venerdì, febbraio 08, 2008

Il mito degli "anni di esperienza"

Ieri è uscito un bel articolo sul blog di Jeff Atwood: The Years of Experience Myth (in inglese).
In sostanza Jeff mette in discussione uno degli elementi base usati da molte società di informatica o di recruitment durante la selezione del personale: gli "anni di esperienza".

Non posso che essere d'accordo con lui. Sostiene le stesse cose che mi è capitato più volte di dire: gli anni di esperienza non hanno alcun valore in quanto tali. Quello che conta realmente è la capacità di imparare, di aggiornarsi, di affrontare e di risolvere i problemi.
Ma, attenzione, tutto questo non vale solo nel campo dell'ICT. Anche quando facevo i corsi in Croce Rossa il messaggio che davo era sempre lo stesso: non basta essere "vecchi", cioè con molti anni di esperienza sulla strada, per essere dei buoni soccorritori. Ho conosciuto ottimi soccorritori usciti da pochi mesi dai corsi e pessimi soccorritori con molti anni di attività sulle spalle.

Tornando al settore ICT, sapere ad esempio che tizio ha lavorato 5 anni su Java non vuol dire niente. Bisogna invece capire che cosa ha fatto, come lo ha fatto, da dove è partito e dove è arrivato. 5 anni passati a fare manutenzione ad un'applicazione java che fa query su DB e che crea semplici tabelle html è quanto meno poco interessante. Meglio una persona che lavora da 1 solo anno su java ma che ha affrontato problemi ben più complessi.

Non voglio dire che l'esperienza non conti nulla, anzi. Sono il primo a sostenere che affrontare problemi reali in ambito lavorativo sia importantissimo. Ma la qualità del lavoro e dell'esperienza non si basa sul tempo "passato" ma dal come si è lavorato: curiosità, volontà di migliorarsi e di imparare cose nuove.